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Quando serve la terapia Infiltrativa dell'Anca?

Scritto da Gustavo Nunez | Aug 3, 2021 5:24:00 PM

Quando un paziente esperimenta dolore all'inguine, limitazione riduzione delle abilità deambulatorie, zoppia, ridotta elasticità dell'anca, con problemi alla vestizione, infilarsi le scarpe e calzini, sofferenza psicologica, calo del tono dell'umore per queste difficoltà, quasi sempre si tratta di un problema di ARTROSI DELL'ANCA, coxartrosi.

Il percorso diagnostico e decisionale sarà quello di valutare clinicamente la mobilità e con l'aiuto di una radiografia capire il grado di compromissione articolare, in modo di capire a che punto è il processo degenerativo.

Sebbene buona parte delle problematiche artrosiche dell' Anca siano destinate a fare una chirurgia protesica quando sarà il momento, bisogna sapere che un programma fisioterapico è utile e necessario, soprattutto nei casi iniziali ,  l'uso di farmaci antinfiammatori (FANS) può essere d'aiuto, così come anche la terapia infiltrativa con l'acido jaluronico.

Quest'ultima va eseguita in pazienti con problematiche di dolore e difficoltà al cammino, e una valutazione del loro grado di compromissione articolare, il quale non deve essere eccessivamente grave (in quel caso la soluzione è purtroppo chirurgica) .

Il trattamento infiltrativo dell'Anca apporta diversi tipi e manifestazione di EFFICACIA, quali sono: 

  • Sollievo del dolore paragonabile o superiore ai trattamenti tradizionali
  • Attenuazione dei sintomi
  • Riduzione del dolore
  • Miglioramento della funzionalità articolare e dei movimenti
  • Riduzione significativa nei punteggi di Lequesne, WOMAC e Vas  rilavata a  1, 3 e 6 mesi
  • Riduzione del dolore dopo 4 settimane, massima efficacia dopo 8 settimane
  • Con A.I. (acido Jaluronico)  lineare con peso molecolare > 1.500 kDa 60mg/ 4 ml  benefici della sintomatologia e funzionali per un periodo fino a 6 mesi dal trattamento , con miglioramento della risposta WOMAC
  • In pazienti con coxartrosi stadio II – III  K-L Con A.I. cross – linked  benefici e miglioramento indice WOMAC  ancora evidenti dopo 9 mesi
  • Riduzione assunzione di FANS

EVENTI  AVVERSI, SONO ESTREMAMENTE RARI.

 Inoltre il trattamento infiltrativo diventa un fattore per il quale la necessità di ricorre alla protesizzazione viene ritardato. 

  • In 400 pazienti studiati  ritardo di 24 mesi in oltre 80%  dei trattati
  • Più è basso lo stadio di K –L all’inizio del trattamento , maggiore è il ritardo  del tempo di protesizzazione
  • diminuzione dei rischi associati alle procedure operatorie: infezioni, embolia polmonare, anemizzazione,  trombosi, complicanze vascolari e nervose, aumento della mortalità