Questo ci porta a considerare i sintomi e segni che vediamo e a non dimenticare ciò che non vediamo.
Se pensiamo in campo Astronomico, sapiamo che nonostante i progressi che la fisica e la astrofisica hanno fatto, dell’Universo conosciamo solo un 10%. Il paragone con questa tematica , ci mostra anche qui un 10-15%, quale percentuale di pazienti affetti da lombalgia nei quali riusciamo a capire la patogenesi , cioè riusciamo a dare una diagnosi chiara.
Circa l 80% della popolazione mondiale, almeno una volta nella vita viene colpita dal mal di schiena
Il dolore non distingue particolarmente tra maschi e femmine, anche se si troviamo studi per fascia d’età e zona geografica che pendono per gli uni o per le altre.
Il decorso clinico di solito buono , in quanto circa il 50% recupera entro 2 settimane, il 40% entro un mese e mezzo, poi un gruppo di circa il 10% tende a cronicizzare andando oltre i 3 mesi di durata,
chi ha già avuto un episodio ha una buona probabilità di avere una qualche ricaduta a breve o medio termine, anche qui i numeri sono molto variabili con un range da 30 al 80%
il 10% va oltre i tre mesi di sofferenza e diventa un paziente cronico , ci sono dei fattori predisponenti a questo.
Diciamo che questo 10% di pazienti, nelle diverse popolazioni oggetto degli studi statistici richiedono una valutazione e un adeguato trattamento medico e fisioterapico.
L’importanza di questa tematica risiede anche nei suoi grossi numeri di incidenza, prevalenza e costi in termini economici, di produttività mancata, costi sanitari , sociali, e non ultimo il vasto utilizzo di farmaci antidolorifici, i prodotti più venduti sono analgesici e fans, per cui sotto stressa sorveglianza da parte di sistema sanitario e industrie farmacologiche.
una bella immagine dalla rivista Nature del 2018.