Il trattamento con PRP intraosseo rappresenta un'opzione terapeutica avanzata e mirata per pazienti affetti da artrosi in fase evolutiva rapida, con sintomatologia dolorosa significativa e riscontro radiologico di edema osseo. Indicata dall’ortopedico o dal fisiatra, questa procedura si rivolge in particolare a casi di artrosi di grado 3 o 4 del ginocchio, dolore persistente al calcagno o alla caviglia, soprattutto quando vi è resistenza ai trattamenti fisioterapici e farmacologici convenzionali. Il PRP intraosseo può offrire sollievo anche a pazienti che, per motivi clinici o organizzativi, non possono accedere a interventi chirurgici in tempi brevi. Di seguito vengono illustrati i principali passaggi della procedura, con l’obiettivo di garantire sicurezza, efficacia e personalizzazione del trattamento.
1) Artrosi di terzo e quarto stadio al ginocchio:

2) Prelievo venoso:

3) Doppia centrifugazione:

4) Seconda centrifugazione:%20Anestesia%20locale%20ritaglio-1.png?width=1498&height=954&name=5)%20Anestesia%20locale%20ritaglio-1.png)
5) Anestesia locale sotto guida ecografica:
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6) Microperforazione ossea in ambiente sterile: La microperforazio è eseguita tramite trapani elettrici dotati di agocannula specifici per l'accesso intravascolare intraosseo. L'operazione viene attuata dopo attenta misurazione posizionale ottenuta da studio ecografico e radiografico.
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7) Somministrazione di PRP tramite assistenza ecografica:
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8) Bendaggio:
